Hai mai provato stanchezza fisica e mentale insieme?
Beh, facilmente la prima dipende dall’altra, siamo tutt’uno ed è molto comune sentirsi stanchi, demotivati, appesantiti, quando qualcosa “dentro di noi” non va.
Potrebbe essere senso di inconcludenza, frustrazione, costrizione, il sentirsi irrealizzati o vivere (in parte o del tutto) una vita in cui non ci si riconosce più!
Spesso ci promettiamo e predisponiamo a fare un cambiamento, del tipo
“Da domani inizio la dieta…
… voglio riprendere a leggere dei buoni libri, ormai trascorro tempo solo al pc… devo organizzarmi e pianificare meglio la mia settimana, sto correndo troppo ultimamente e mi sento sotto stress… voglio riprendere ad avere una vita sociale, uscire con le amiche e amici, concedermi un po’ di tempo libero, iniziare a passeggiare, ballare o piuttosto andare a letto prima e alzarmi al mattino presto…”
Ma poi?
Questi sono solo alcuni dei tantissimi pensieri e buoni propositi che ci vengono in mente quotidianamente. Moltissime promesse, fatte ad altri o a noi stessi, vengono poi inattese; tanti inizi e poche conclusioni a buon fine!
Saper creare nuove abitudini positive è un toccasana in ogni campo della vita, ma è anche un processo non del tutto semplice.
Tra le abitudini che riguardano comportamenti e azioni funzionali al migliorarci la vita, ce ne sono altre meno visibili, meno tangibili ma davvero indispensabili per stare bene.
Star bene, il Ben_Essere (stare), nella mia personale esperienza, è un processo che parte dall’amarsi, prendersi cura di sé, avere pensieri positivi, riuscire a gestire in maniera equilibrata le proprie emozioni, saper lasciare andare.
Spesso ci occupiamo e prendiamo cura di ciò che è al di fuori di noi, restando sullo strato superficiale, sul “visibile”. Mettiamo da parte, tralasciamo, trascuriamo e “copriamo” l’invisibile, anzitutto e soprattutto a noi stesse.
Stanchezza fisica e mentale: inizia con l’avere amore e cura di te
Avere amore e cura per sé, generare un dialogo interno produttivo, darsi fiducia e coraggio, aiutarsi a mettere in atto dei cambiamenti e delle decisioni, è qualcosa di estremamente importante e anche fortemente impegnativo.
Purtroppo ancora oggi non ci viene fornita sin da bambini un’educazione ed istruzione verso la cura e l’attenzione di sé. Difficilmente siamo sin da piccoli allenati “allo star bene”, a prestare attenzione ai fattori più profondi e nascosti di noi stessi, agli aspetti che generano i nostri sentimenti, stati d’animo, pensieri e conseguentemente azioni.
Proprio per questo motivo, sin da adolescenti capita di vivere situazioni di insoddisfazione, insofferenza, disagio, infelicità. E poi finiamo per dirci che siamo stressati, ansiosi o… depressi.
Ho iniziato un bel po' di anni fa ad appassionarmi a temi quali la crescita personale, la formazione, lo sviluppo delle soft skills e via discorrendo, questo posso dirlo mi ha de l tutto CAMBIATO LA VITA in bene!
Ho testato a lungo su me stessa tutto questo: lettura di libri, video, corsi, ambienti in cui si discuteva e ci si confrontava su temi quali autostima, legge dell’attrazione, credenze limitanti e così via.
C’è stato chi mi ha detto: “Ti fanno il lavaggio del cervello…”, ma io stavo bene, ero felice, vivevo serena e sin dai miei 20 anni iniziavo a darmi degli obiettivi, raggiungendoli!
Se questo era il lavaggio del cervello per ripulirmi dal pattume e riempirmi di serenità e risultati, beh… evviva il lavaggio del cervello!
Anche perché poi… lavare vuol dire pulire, rendere limpido e sgombro da rifiuti qualcosa, ed io mi stavo “purificando”.
Questo processo ha funzionato con me e con tanti altri che conosco. Ho iniziato “un po’ alla buona” anni fa, a dare il mio supporto ad amici e colleghe che vivevano momenti e situazioni di disagio.
In questo modo mi sono resa conto di quanto anche solo piccole cose riuscissero ad aiutarle a star meglio e ad essere più felici e produttive in ogni senso.
Trasformare il “mettere in ordine” in un’abitudine
Chiaro che, mettere “in ordine” un giorno solo e rimescolare tutto il giorno dopo, è un po’ come la compressa che prendi oggi per placare il dolore ma che il giorno seguente ritorna.. e più forte perché cresce!
Per cui è chiaro che la decisione di “star bene” e far bene, va presa, allenata e portata avanti fin quando diventa una vera e propria sana abitudine.
Oggi mi occupo di coaching e crescita personale, ho deciso di offrire la mia esperienza e gli strumenti che ho acquisito anche ad altri.
Conosci la teoria dei 21 giorni?
Sono (almeno) 21 i giorni, quelli che, secondo la teoria del chirurgo Maxwell Maltz, rappresentano la minima quantità di tempo necessario per adattarsi a un nuovo cambiamento.
Io ho creato un percorso di 84 giorni (12 settimane) e l’ho fatto in maniera DIVERSA DAL SOLITO, iscrivendoti al percorso SCOPRIRAI PERCHÈ.
Ti anticipo intanto che gli studi di Maltz sono stati approfonditi e rivisti, dimostrando che dipende da un -N- numero di fattori, dalla tipologia di abitudine che si desidera acquisire, oltre che da una serie di ulteriori variabili. In media, ci vogliono più di 2 mesi prima che un nuovo comportamento diventi automatico, ecco perché il percorso “In 12 settimane dalla confusione alla realizzazione”, dura 3 mesi.
Costruire abitudini migliori è un PROCESSO, non un evento, e gli errori sono da mettere in conto…, quello verso il cambiamento è un cammino più o meno lungo.
Ci vuole di certo impegno e la guida per adoperare strumenti e tecniche efficaci per raggiungere specifici obiettivi, è pur vero che “uno è meglio di zero”! Da qualche anno questo è uno dei miei motti principali e la consapevolezza di tutto ciò, fin da subito, rende più facile gestire le nostre aspettative. Impegnarsi a fare piccoli passi per volta, invece di voler fare tutto subito.
12 settimane di consapevolezza e trasformazione!
Capito che l’unico modo per arrivare al giorno 1000 è quello di iniziare con il giorno 1, ecco il percorso pensato per te, studiato e creato sulla scia di decine e decine di percorsi di coaching one to one da cui ho estratto i problemi più comuni e gli ostacoli (interiori ed esteriori) più forti.
In 12 settimane dalla confusione alla realizzazione, è dedicato in particolar modo a donne che sentono di voler raggiungere degli obiettivi, di cambiare qualcosa di sé e della propria vita, di uscire da una condizione di empasse ormai stagnante da tempo e che grazie ad una “buona spinta” possono poi davvero dar seguito al processo di cambiamento e auto realizzazione.
Il percorso che ti propongo di iniziare, è un mix efficace di cose e ha funzionato benissimo per molte donne perché:
- È autonomamente gestibile nei tempi; i contenuti sono registrati, brevi e fruibili a qualsiasi ora con esercizi dedicati.
- È guidato e supportato da me, il che vuol dire che “non sei sola” ma io ti supporto e accompagno aiutandoti ad essere costante e a proseguire nel miglior modo possibile.
- È arricchito da dinamiche molto utili e belle, di gruppo e confronto.
- Ti dà l’opportunità di avere un Buddy come compagna di viaggio con cui poterti vicendevolmente stimolare!
È dedicato a donne che:
- Vogliono concretizzare un progetto professionale
- Cambiare lavoro
- Chiarirsi le idee e DECIDERE come proseguire il proprio cammino (personale e professionale)
- Smetterla di saltellare da una cosa all’altra
- Potenziare le proprie convinzioni e la motivazione
- Allenare il focus e la continuità
- Allontanarsi dal senso di inconcludenza, procrastinazione e frustrazione
- Migliorare l’organizzazione e l’autoefficacia
- Risolvere la paura dell’ignoto, del fallimento e del giudizio che “intrappolano” moltissime persone con alto potenziale inespresso.
Lo scopo è aiutare tantissime donne ad incamminarsi sulla strada del vero e concreto cambiamento che desiderano, ma che spesso non sanno come attuare o sbloccare.
In tre mesi è possibile iniziare la prima importante fase verso la nuova abitudine dello star bene e della realizzazione personale.
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